Una "final girl" è un termine che deriva dal genere dei film horror. Si riferisce al personaggio femminile che sopravvive fino alla fine del film, spesso dopo essere riuscita a sconfiggere l'antagonista o l'assassino principale. Il concetto della final girl è emerso negli anni '70 e '80, in particolare con il sottogenere dei film slasher come "Halloween" o "Venerdì 13", ma si è poi evoluto e adattato anche in altri generi cinematografici.
La final girl di solito è rappresentata come una giovane donna innocente, spesso vergine o comunque riservata sessualmente, che si trova a dover affrontare sfide e pericoli mortali. Contrariamente ad altri personaggi che vengono uccisi prima, la final girl dimostra ingegno, determinazione e forza interiore per sopravvivere. Spesso incoraggia lo spettatore a identificarsi con lei, diventando il punto focale dell'empatia e della tensione emotiva.
Negli ultimi anni, il concetto di final girl si è evoluto, con personaggi di diversa età, esperienza e personalità che sono diventati dei simboli di forza e resilienza. Alcune final girl famose includono Laurie Strode interpretata da Jamie Lee Curtis in "Halloween", Sidney Prescott interpretata da Neve Campbell in "Scream" e Ellen Ripley interpretata da Sigourney Weaver in "Alien". La figura della final girl ha avuto un impatto significativo sulla narrazione cinematografica e continua a essere un archetipo riconoscibile nella cultura popolare.
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